Scritto da Jacopo Mazzuri
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Recensione a: Maurizio Fioravanti, Costituzione italiana: articolo 2, Carocci, Roma 2017, pp. 160, 13 euro (scheda libro).
Poco più di due anni fa, la Corte Costituzionale prese una decisione che fece molto discutere tanto gli esperti quanto l’opinione pubblica: ci si riferisce alla sentenza cd. “Sciarra” (dal nome di Silvana Sciarra, giudice redattore; al secolo, sentenza 70/2015), con la quale venne dichiarata incostituzionale una norma (art. 24, comma 25, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, cd. “Salva Italia”) che bloccava, per gli anni 2012 e 2013, la piena rivalutazione automatica delle pensioni superiori a tre volte il minimo riconosciuto dall’INPS.1
Non si intende qui discutere il merito della questione, tanto meno sotto l’aspetto della tenuta delle finanze pubbliche. Piuttosto, si vuole sottolineare come da questa pronuncia emergano distintamente due aspetti di grande rilievo per comprendere la natura della nostra Costituzione. Da una parte, si osserva come il diritto che viene riconosciuto e tutelato dal giudice delle leggi sia quello ad una prestazione economica (una pensione, appunto), nell’ambito di un più vasto disegno di equità sociale. Dall’altra, il provvedimento con cui essa viene garantita è, in ultima analisi, la sentenza emessa da un giudice; più precisamente, da un giudice che ha come sua specialità quella di sindacare l’attività del legislatore, in particolare qualora essa violi un nucleo essenziale di diritti.
In altre parole, si può dire che casi come quello “Sciarra” mettano in evidenza proprio quei “due lati” (costruzione di una “società giusta” e inviolabilità dei diritti) del costituzionalismo democratico che Maurizio Fioravanti vede consacrati all’articolo 2 della nostra Costituzione (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale [corsivi miei]”) come ben spiega in Costituzione italiana: articolo 2.2
Non è certo la prima volta che il professore pratese affronta il tema in questione:3 tuttavia, questo specifico libro si fa apprezzare, insieme agli altri della collana, come parte di una “didattica dei principi fondamentali” contenuti negli articoli 1-12 che per ciascuno di essi evidenzia le radici storico-ideologiche “remote”, la genesi nell’Assemblea Costituente, il significato attuale, le prospettive future (pp. VIII-IX e XIII-XV).
Per quanto riguarda l’articolo 2, l’intenzione di Fioravanti è niente meno che dimostrare come esso “contenga in forma sintetica la Costituzione intera” (p.1), scandendo l’analisi in tre capitoli preceduti da una breve introduzione: il primo riguarda il retroterra plurisecolare della disposizione in esame; il secondo ripercorre il dibattito che portò alla sua redazione, svoltosi fra il 1946 e il 1947, per poi spiegare come essa si inscriva nella “rottura” che la Carta opera con il passato; il terzo espone i problemi dell’attuazione costituzionale negli ultimi settanta anni.
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Indice dell’articolo
Pagina corrente: Costituzione italiana: articolo 2
Pagina 2: Archeologia costituzionale e Assemblea Costituente
Pagina 3: Articolo 2 fra attuazione e trasformazione: inviolabilità senza solidarietà?