Scritto da Giacomo Bottos
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Questo è l’editoriale del numero 2/2023 di Pandora Rivista: “Sviluppo”. A questo link l’indice dei 28 contributi che lo compongono. Tutti gli articoli sono disponibili online, alcuni liberamente altri riservati agli abbonati nell’area Pandora+. È possibile leggerli subito e ricevere le riviste cartacee abbonandosi a Pandora Rivista per il 2023. È inoltre possibile sottoscrivere l’abbonamento nella modalità sostenitore che comprende tutte le uscite della Rivista del 2022 e del 2023. Tutte le indicazioni si trovano a questo link.
Lo sviluppo è un concetto datato? Questo termine, che sembrava evocare in passato un percorso che le società avrebbero potuto percorrere per giungere a un grado maggiore di benessere e opportunità diffusi, è destinato oggi ad apparire irrimediabilmente obsoleto, di fronte alla drammatica urgenza della crisi ecologica, ma anche agli squilibri molteplici delle nostre società, che non accennano a diminuire? Oppure è possibile ridefinire diversamente l’idea di sviluppo, immaginandone una versione sostenibile e declinata, ad esempio, come sviluppo “umano”? Quali sono le difficoltà che si incontrano sulla strada di questo ripensamento?
Queste domande sono alla base di questo numero di Pandora Rivista, che in parte sviluppa alcune delle suggestioni emerse nell’edizione 2023 del Festival “Dialoghi di Pandora Rivista”, dal titolo “Quale sviluppo? Scegliere l’orizzonte”.
Discutere il concetto di sviluppo significa attraversare una pluralità di dimensioni, che le diverse sezioni del numero intersecano.
La prima parte – “Teoria e concetti” – indaga i concetti di sviluppo, progresso e modernizzazione, ricercandone le radici nel pensiero filosofico della modernità. La sezione si apre con un’intervista ad Aldo Schiavone, che riflette sui concetti di progresso e uguaglianza. Dalla densità terminologica – e anche etimologica – del concetto di sviluppo prende le mosse il dialogo con Massimiliano Tomba, che si interroga su un’idea più articolata e meno unilineare dello sviluppo e della temporalità, che possa includere maggiormente un’apertura ad esiti e possibilità differenti. Raffaele Alberto Ventura, d’altra parte, ripercorre alcuni dei nodi affrontati nei suoi libri su modernizzazione, competenza, autonomia ed eteronomia, conflitto, collasso e immaginario.
Nella seconda parte, dal titolo “Lavoro e disuguaglianze”, ad essere affrontate sono alcune delle contraddizioni e delle problematiche dello sviluppo. Si parte con un’intervista a Enrica Morlicchio sul tema della povertà in Italia, fenomeno di cui si delineano alcuni dei caratteri strutturali e delle principali dinamiche. Segue una conversazione con Francesca Coin che si sofferma sul fenomeno delle grandi dimissioni, sui suoi caratteri e sul suo significato in relazione ai mutamenti del lavoro e della sua percezione. Il contributo di Andrea Boitani, Maurizio Franzini ed Elena Granaglia mette infine al centro i concetti di merito, valore e meritocrazia.
Dedicata all’approfondimento di temi, passaggi e figure in chiave maggiormente storica è la terza parte, “Epoche dello sviluppo”. L’articolo di Lorenzo Castellani ricostruisce alcuni passaggi della storia del rapporto tra governo e management, che rappresenta uno dei principali motori dello sviluppo. Il contributo di Alessandro Aresu approfondisce la figura e i “mondi” di Raffaele Mattioli, di cui è difficile sottovalutare l’influenza nella stagione dello sviluppo italiano del Dopoguerra. Stagione, quest’ultima, che è stata anche contrassegnata dall’espansione industriale del nostro Paese, tema al centro dell’intervista a Giuseppe Lupo, che si sofferma anche sul rapporto tra cultura e industria. Sull’evoluzione del rapporto tra Chiesa cattolica, società e contesto storico a partire dal Concilio Vaticano II si concentra invece l’articolo di Antonio Ballarò.
La quarta sezione – “Gli attori internazionali” – mira ad approfondire elementi del contesto globale. Le caratteristiche della regolamentazione europea in materia di sostenibilità e il suo impatto sul tessuto economico, in particolare sul settore bancario, sono al centro del contributo di Francesco Vella. L’intervista a Gabriele Battaglia è invece dedicata al modello di sviluppo cinese, tra punti di forza e contraddizioni. L’articolo di Giacomo Centanaro e Luca Picotti svolge infine alcune considerazioni sulla scommessa dell’amministrazione Biden volta a una nuova fase di reindustrializzazione e a una rinnovata centralità degli Stati Uniti nel mondo.
La sezione “Quale sviluppo?” discute approcci, temi e prospettive legati a paradigmi di sviluppo differenti. Si parte dalla prospettiva dell’economia civile, al centro dell’intervista a Stefano Zamagni, per proseguire con il confronto con Enrico Giovannini che, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, fa il punto sulla distanza che ci separa dal raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La questione di un modello di sviluppo che faccia i conti con l’urgenza della crisi ecologica, nonché di come rendere consapevole l’opinione pubblica della sua necessità, è il tema dell’intervista a Luca Mercalli. Una riflessione critica sulle politiche di “cooperazione allo sviluppo” viene poi svolta da Mario Pezzini. Completano la sezione l’intervista a Marco Marcatili, che si interroga sulla dimensione sociale dell’attività economica, e l’articolo di Tommaso Malpensa, che approfondisce i contenuti del rapporto ASviS 2023.
A conclusione del numero il lettore troverà la sezione Pandora Extra che, come sempre, contiene contributi che allargano la riflessione oltre il tema del numero strettamente inteso. Vi si trova l’intervista a Leonardo Morlino, che si interroga sullo stato e sui problemi della democrazia a livello globale. L’articolo di Riccardo Gasperina Geroni riflette sul senso di rileggere oggi Italo Calvino, proponendo un percorso di lettura. Andreas Iacarella presenta i risultati di un’indagine sul lavoro negli istituti di cultura promossa dall’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane (AICI), con la collaborazione della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Sono poi presenti alcune proposte di lettura, suggerite nelle recensioni che concludono il volume.
Dai contributi raccolti in questo numero emerge sicuramente con chiarezza che, se di sviluppo si può ancora parlare, questo non può più essere declinato come un percorso unico e ascendente. In un contesto come quello con cui ci confrontiamo l’approccio allo sviluppo non può che essere multidimensionale e critico. In questo quadro un’attenzione particolare non può che andare alla conoscenza, intesa sia come riflessione teorica che come contezza dei contesti, che dovrebbe essere alla base di una tale ipotetica declinazione dello sviluppo. In questa chiave speriamo che questo numero possa dare utili contributi alla riflessione e al dibattito.
Parte prima
TEORIE E CONCETTI
Progresso: l’Occidente al crocevia
Intervista a Aldo Schiavone – a cura di Giulio Pignatti
Variazioni sul concetto di “sviluppo”: grovigli, pratiche, concetti concreti
Intervista a Massimiliano Tomba – a cura di Silvestre Gristina
Ascesa e caduta della modernizzazione
Intervista a Raffaele Alberto Ventura – a cura di Giulio Pignatti
Parte seconda
LAVORO E DISUGUAGLIANZE
La povertà in Italia
Intervista a Enrica Morlicchio – a cura di Eleonora Desiata
Decifrare le grandi dimissioni
Intervista a Francesca Coin – a cura di Chiara Visentin
Disuguaglianza, merito e meritocrazia
di Andrea Boitani, Maurizio Franzini e Elena Granaglia
Parte terza
EPOCHE DELLO SVILUPPO
Lo sviluppo tra governo e management
di Lorenzo Castellani
I mondi di Raffaele Mattioli
di Alessandro Aresu
Industria e cultura nel Novecento italiano
Intervista a Giuseppe Lupo – a cura di Giacomo Centanaro
La Chiesa cattolica e il convitato di pietra dello sviluppo
di Antonio Ballarò
Parte quarta
GLI ATTORI INTERNAZIONALI
Le banche sulla strada della finanza sostenibile
di Francesco Vella
Riflessioni sul modello di sviluppo cinese
Intervista a Gabriele Battaglia – a cura di Clara Galzerano
Protezione, innovazione, crescita: l’amministrazione Biden e le capacità storiche degli Stati Uniti
di Giacomo Centanaro e Luca Picotti
Parte quinta
QUALE SVILUPPO?
L’economia civile e l’idea di sviluppo
Intervista a Stefano Zamagni – a cura di Raffaele Danna
La difficile strada verso il 2030
Intervista a Enrico Giovannini – a cura di Maria Chiara Turchi
Sviluppo sostenibile, sviluppo possibile?
Intervista a Luca Mercalli – a cura di Marta Maroglio e Francesco Nasi
Le vie allo sviluppo: cooperazione, aiuti, politiche
Intervista a Mario Pezzini – a cura di Alice Fill e Sofia Scialoja
Costruire risposte nella società dell’incertezza
Intervista a Marco Marcatili – a cura di Giacomo Bottos
A metà strada, ma molto lontano dal traguardo: il rapporto ASviS 2023
di Tommaso Malpensa
PANDORA EXTRA
Per tentativi ed errori: la democrazia nel panorama globale
Intervista a Leonardo Morlino – a cura di Tancredi Bendicenti
Mettere a distanza il mondo: per i cento anni di Italo Calvino
di Riccardo Gasperina Geroni
Lavorare negli istituti di cultura: l’indagine di AICI
di Andreas Iacarella
“Senza intellettuali” di Giorgio Caravale
Recensione di Paolo Furia
“Energia arcobaleno” di Alessandro Lanza
Recensione di Giacomo Centanaro e Giuseppe Palazzo
“La guerra tiepida” a cura di Enrico Casini e Andrea Manciulli
Recensione di Silvia Samorè
“Filosofia prima filosofia ultima” di Giorgio Agamben
Recensione di Giulio M. Cavalli
“Ideologia” di Carlo Galli
Recensione di Silvestre Gristina