Gianclaudio Torlizzi in “Materia rara” affronta le conseguenze della pandemia e delle politiche energetiche sul mercato delle materie prime.
Valeria Termini riflette sulle caratteristiche del sistema energetico globale e sulla transizione ecologica.
Un’analisi che contestualizza il CHIPS Act, un tentativo di rinforzare la base industriale americana nel settore dei semiconduttori.
Sophia Kalantzakos introduce il dibattito sulle terre rare, e più in generale sui materiali critici, nel solco delle relazioni internazionali.
L’Artico è una regione di “frontiera” che rimarrà nel prossimo futuro un difficile trilemma - tra clima, risorse e geopolitica.
“Tempi Moderni 2030” è il ciclo promosso da Fondazione Feltrinelli e Fondazione Leonardo per riportare l’attenzione sulla manifattura.
Un’analisi, a partire da COP26, su un impegno globale per i materiali critici: abilitatori della transizione energetica o punto di rottura?
Un’analisi degli interessi, obiettivi e strategie per l’Artico dell’amministrazione Biden, alla luce del trilemma energia, clima e sicurezza.
Un’analisi che evidenzia le sfide dei materiali critici per la transizione green-tech e le questioni più urgente che l’UE deve affrontare.
Un’analisi dei tentativi falliti negli ultimi anni di fare dell’estrazione delle risorse minerarie in Afghanistan un volano di sviluppo.
Mario De Pizzo racconta la storia della relazione tra l’Italia e gli USA e la capacità italiana di gestire il “vincolo atlantico”.
In “Vulnerabili” Vittorio Emanuele Parsi mostra i limiti e le storture di un sistema pensato troppo per le “cose” e poco per le “persone”.
Cos’è la sostenibilità? Come si è evoluto il concetto e quali sono le declinazioni e applicazioni oggi? Ne abbiamo parlato con Jeffrey Sachs.
Federico Faggin con le sue invenzioni, tra cui il primo microprocessore, ha contribuito a scrivere un capitolo della storia della tecnologia.
Tra i metalli critici, le terre rare rappresentano un trilemma di non semplice gestione: tecnologico, ambientale e non ultimo geopolitico.
Stephen Wertheim corregge la storiografia sull’ascesa a potenza globale degli Stati Uniti ricostruendo il progetto dei suoi ideatori.