Donatella Della Porta riflette sulle caratteristiche dei movimenti e sulla loro funzione in relazione alla democrazia.
Una riflessione su class politics e identity politics a partire dalla prospettiva sociologica e dai dibattiti che la hanno attraversata.
Una riflessione sulle modalità per spezzare l’insieme di presupposizioni e pregiudizi che informa la segregazione di genere nell’occupazione.
L’intersezionalità mira a riconoscere, nel mondo accademico e nel dibattito pubblico, la natura sovrapposta dei sistemi di discriminazione.
L’approccio della socio-materialità può aiutare a comprendere meglio il funzionamento dell’innovazione e della distruzione creatrice.
Pierre Bourdieu ha sviluppato concetti e strumenti utili per studiare la complessità del nostro mondo: habitus, campo e forme di capitale.
La segregazione di genere nel mercato del lavoro, fra ghetti occupazionali e strutture di opportunità: un percorso in salita.
“Janesville” di Amy Goldstein è la storia di una città americana che affronta lo sgretolamento della classe media e la crescita delle disuguaglianze.
La risposta delle politiche del lavoro ai nuovi rischi sociali non può concentrarsi solo sulla disoccupazione ma deve mirare anche alla qualità del lavoro.
Una ricerca curata da Ardeni e Morini dell'Istituto Carlo Cattaneo che indaga le dinamiche future della domanda di lavoro in Emilia-Romagna.
Per capire se all’Italia gioverebbe l’introduzione di un salario minimo legale è fondamentale adottare una prospettiva comparata.
Mariana Mazzucato indaga l'evoluzione del concetto di valore nelle diverse teorie economiche ed il ruolo dello Stato nell'innovazione.
L'analisi economica del settore riguardante le concessionarie di autostrade consente di valutare gli intrecci tra interessi statali e locali, tra interessi pubblici e privati ed i vari modi in cui i privati riescono ad accaparrarsi rendite a scapito della collettività.
Una riflessione - a partire dal ruolo fondamentale dello Stato come innovatore tecnologico - sul tema dell'innovazione “organizzativa” e sul ruolo che lo Stato può avere anche nel ripensare i modi con cui organizzare il lavoro nelle imprese.
Il Taylorismo Digitale e la gestione dei lavoratori della conoscenza è un passaggio fondamentale nella vita di un’azienda, specialmente in questa fase storica in cui le imprese si preparano ad affrontare la “quarta rivoluzione industriale”.
Un sistema economico più innovativo e inclusivo è possibile. Ma richiede cambiamenti radicali della maniera di interpretare il capitalismo.