Federico Butera riflette sull’impatto che l’IA avrà sul lavoro e sulle politiche che i soggetti istituzionali ed economici potrebbero attuare.
A cosa servono le COP? Quali risultati sono stati raggiunti? Quale ruolo hanno l’UE e l’Italia? Che aria si respira in queste occasioni?
L’editoriale del numero 3/2023: “Sguardi sul presente” che ripropone diversi contributi tratti da numeri usciti a partire dal 2020.
Lo psicoanalista e filosofo Miguel Benasayag riflette sul nostro presente a partire dal suo libro “L’epoca dell’intranquillità”.
Dal 24 e 25 ottobre 2024, Palazzo Re Enzo di Bologna ha ospitato la Biennale dell’Economia Cooperativa dal titolo “Futuro Plurale”.
La mostra “Spectacular” propone un’ampia selezione delle fotografie che Vera Lutter ha dedicato a industria, lavoro e infrastrutture.
Una riflessione sull’opera dello storico Luigi Salvatorelli, a partire dal suo testo “Pensiero e azione del Risorgimento”.
Giuseppe De Ruvo presenta un’antologia della geopolitica, in cui vengono analizzati i diversi e compositi aspetti di questa disciplina.
In “Chiusi dentro” la rete RiVolti ai Balcani documenta la realtà delle rotte migratorie balcaniche e dei meccanismi di confinamento in atto.
Un’analisi dell’importanza dei sistemi elettorali in ciascun Paese nel determinare i vincitori a livello parlamentare.
Maurizio Ferraris riflette sulle caratteristiche dell’intelligenza naturale e sulle sue differenze con quella artificiale.
In “Del capitalismo” Pierluigi Ciocca si inserisce nel dibattito ragionato e profondo sulle origini del capitalismo e le sue traiettorie.
Realpolitik si muove tra le fratture del presente con l’obiettivo di rileggerle per consentire al nostro Paese di trovare una bussola.
Paolo Borioni affronta l’esperienza Giacomo Brodolini al Ministero del Lavoro, fondamentale per l’approvazione dello Statuto dei lavoratori.
Alessandro Aresu ricostruisce l’intreccio di relazioni tra filosofi, scienziati e manager che stanno plasmando l’intelligenza artificiale.
Francesca Santolini riflette sulle sfide poste dai tentativi di strumentalizzare l’ecologismo per rafforzare le divisioni sociali.