In “La Russia eterna” Luca Gori ricostruisce i fondamenti del nuovo conservatorismo russo e il pensiero delle figure che lo hanno ispirato.
Ormes Corradini delinea il ruolo degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e la loro offerta formativa di alta specializzazione tecnologica.
Francesco Seghezzi delinea le caratteristiche del lavoro giovanile e i possibili strumenti di tutela e di valorizzazione delle competenze.
L’economista premio Noble Esther Duflo riflette su come lottare, con l’arma della conoscenza, contro i mali che la povertà genera.
Un’indagine sulla controversa figura del gesuita Alighiero Tondi, che lasciò la tonaca per abbracciare la causa del Pci.
“Il grande gioco del Sahel” affronta il complesso territorio della fascia subsahariana, uno snodo rilevante per la politica internazionale.
In “Il vento della rivoluzione” Flores e Gozzini riflettono, in occasione del centenario della fondazione, sulla parabola storica del Pci.
Paolo Verri affronta le possibili evoluzioni degli ecosistemi cittadini e il ruolo che le città giocheranno nei prossimi decenni.
Una riflessione in merito al modello della “città creativa” e alle modalità di una sua possibile innovazione.
Donato Bendicenti riflette sulle trasformazioni dell’Unione Europea, a partire dal suo libro, con prefazione di David Sassoli: “Verso casa”.
Stefano Maggi in “Mobilità sostenibile. Muoversi nel XXI secolo” riflette su aspetti essenziali e possibili innovazioni della mobilità.
Simone Arcagni analizza l’impatto di trasformazioni digitali e piattaforme video sull’industria audiovisiva internazionale e italiana.
Gilles Kepel propone una panoramica degli eventi che hanno segnato il 2020, un anno chiave per le dinamiche geopolitiche.
“Non si può più dire niente?” riunisce i contributi di 14 figure di spicco nel panorama culturale italiano sul “politicamente corretto”.
L’approccio One Health - che sostiene l’interdipendenza tra esseri umani e pianeta - può diventare una chiave di lettura per il PNRR?
Gustavo Gozzi propone un’indagine della continuità delle logiche coloniali con le politiche europee in Africa e nell’area del Mediterraneo.