Lo shock della pandemia potrebbe, secondo Mauro Magatti, portare ad un ripensamento dei concetti di libertà e generatività.
L’architetto Stefano Boeri riflette su come ridisegnare gli spazi dell’abitare pubblico e domestico nel mondo post covid-19.
Giuseppe Provenzano affronta l’impatto della pandemia a partire dai divari storici della società italiana delineando uno sviluppo attento ai luoghi.
Brando Benifei ricostruisce la risposta dell’UE al Covid-19 e come l’agenda e il dibattito europeo siano stati profondamente trasformati dalla pandemia.
Mariana Mazzucato riflette sulle tre crisi che sta attraversando il capitalismo e su come evitare gli errori compiuti dopo la grande recessione del 2008.
Paolo Magri riflette sugli effetti geopolitici della crisi sanitaria e sul suo impatto nel riscrivere la geografia della globalizzazione.
Nadia Urbinati analizza, alla luce della pandemia, le trasformazioni della democrazia e le strategie del populismo al governo e all’opposizione.
Vittorio Emanuele Parsi disegna tre scenari, tre configurazioni possibili che il sistema internazionale potrebbe assumere dopo la pandemia.
Giuseppe Berta discute la risposta di Francia e Germania all’urto della pandemia nel settore automotive e le ricadute che avranno per l’Italia.
Aresu e Surdi analizzano la crisi come punto di svolta obbligato per tracciare una strategia economica per l’Italia a partire dalle sue fragilità.
Maria Luisa Parmigiani riflette sugli sviluppi della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità nella reazione alla crisi.
Paolo Venturi e Flaviano Zandonai riflettono sulle trasformazione della sfera pubblica e sul ruolo del terzo settore nella pandemia.
Vincenzo Colla affronta le trasformazioni del lavoro, della tecnologia, delle reti e il ruolo delle istituzioni nel delineare una nuova politica industriale
Renzo Giovanni Avesani affronta i temi legati alla centralità dei dati e dei processi di innovazione nell’attuale scenario economico segnato dalla pandemia.
Patrizio Bianchi analizza gli impatti della pandemia sulla produzione industriale, internazionale e italiana, e sulle catene del valore globali.
Conversione ecologica e difesa dell’ambiente, secondo Rossella Muroni, possono essere la “cura” per affrontare le maggiori crisi del nostro tempo.