Ant e dintorni. Le piattaforme digitali asiatiche
- 25 Gennaio 2021

Ant e dintorni. Le piattaforme digitali asiatiche

Scritto da Alessandro Aresu

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Il blocco della quotazione di Ant Group è stato uno degli eventi più importanti del 2020, perché ha messo in luce il ruolo politico delle piattaforme asiatiche. Un ruolo che in Cina è evidente sul piano interno, nei rapporti del Partito Comunista Cinese con i campioni del proprio territorio e con imprenditori in cerca di (impossibile) autonomia. Allo stesso tempo, come vedremo, la politica delle piattaforme in Asia è fondamentale anche sul piano esterno. La percezione degli attori digitali cinesi nell’estero vicino è fondamentale per la loro crescita, e le limitazioni sull’accesso ai mercati e i divieti…

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Alessandro Aresu

Laureato in filosofia del diritto con Guido Rossi all’Università San Raffaele di Milano, è consigliere scientifico di «Limes» e collabora con varie riviste. È stato consulente e dirigente di diverse istituzioni, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tra le sue numerose pubblicazioni: “Geopolitica dell’intelligenza artificiale” (Feltrinelli 2024), “Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia” (Feltrinelli 2022), “I cancelli del cielo. Economia e politica della grande corsa allo spazio. 1950-2050” (con Raffaele Mauro, Luiss University Press 2022), “Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina” (La Nave di Teseo 2020) e “L’interesse nazionale. La bussola dell’Italia” (con Luca Gori, il Mulino 2018).

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