Reading Time: 14 minutesLe Argonautiche di Apollonio Rodio, alla fine del quarto e ultimo libro, raccontano il mito di Talos: un gigantesco automa di bronzo, costruito secondo alcune fonti da Efesto, consegnato a Zeus, il quale a sua volta lo regala ad Europa, regina di Creta, la quale lo lascia a Minosse, suo figlio, re di Creta. Questo automa è programmato per percorrere continuamente i confini marittimi di Creta e salvaguardare l’isola dalle invasioni. Giungono gli Argonauti, eroi pirati; vogliono sbarcare a Creta, ma non ci riescono, perché Talos, riscaldando il proprio corpo di…
Questo contenuto è disponibile solo per gli utenti abbonati
Scritto da
Professore Alma Mater, già Professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna. Già presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza. Membro del Comitato direttivo dell’Associazione di cultura e politica il Mulino. Fra i fondatori della rivista «Filosofia politica» di cui è attualmente Direttore. Alle elezioni politiche del 2013 è eletto deputato. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: “Platone. La necessità della politica” (il Mulino 2021), “Forme della critica. Saggi di filosofia politica” (il Mulino 2020), “Sovranità” (il Mulino 2019), “Marx eretico” (il Mulino 2018), “Spazi politici. L’età moderna e l’età globale” (il Mulino 2001), “Genealogia della politica. Carl Schmitt e la crisi del pensiero politico moderno” (il Mulino 1996).