Una lettura delle pratiche di esplorazione urbana (Urbex) in rapporto alla storia della cultura materiale e ai tanti oggetti “dimenticati”.
Una riflessione sul pensiero di Jacob Burckhardt a partire dal ciclo di lezioni “Sullo studio della Storia”.
Una riflessione sulla Prima guerra mondiale e su come agirono i complessi meccanismi che la resero possibile.
Enzo Traverso riflette sull’abbandono di una storiografia definibile come oggettivista per una, invece, esplicitamente soggettivista.
Giulio Tatasciore delinea la complessa genealogia del tipo del brigante italiano e il suo ruolo nell’immaginario sociale europeo.
Sorba e Mazzini affrontano la «svolta culturale» che ha attraversato le scienze umane e sociali a partire dagli anni Settanta del Novecento.
Giovani Taurasi conduce un’indagine sull’antifascismo a partire dai luoghi di detenzione e delle storie dei dissidenti condannati dal regime.
Virgilio Ilari, presidente della SocietĂ Italiana di Storia Militare, tratteggia un quadro dello stato degli studi storico-militari in Italia
Storia e memoria sono parole universali; la prospettiva ebraica di Yerushalmi rappresenta però una via di approfondirne la problematicità .
Lungo tutto il Novecento la "questione agraria" ha rappresentato uno dei temi cruciali, non solo nella pratica degli studi di storia, ma anche nel dibattito politico e culturale su scala più generale. Angelo Ventura ha dedicato una costante attenzione a questo nodo essenziale della «grande trasformazione».
Il testo di Daniel Smail, con la sua critica della scrittura come alba della storia, è parte del vasto moto che investe l'odierna storiografica.
Il Sacro Romano Impero è la più trascurata delle realtà storiche europee e Wilson si dedica a riabilitare l’immagine di questo leviatano.
Il libro di Luciano Canfora "Tucidide. La menzogna, la colpa, l'esilio", edito da Laterza è una summa delle ricerche svolte da Canfora sullo storico greco.