Una ricostruzione della figura di Mike Davis: Geografo, storico, attivista, sociologo e intellettuale ai margini della storia.
Una riflessione sull’esperienza politico-giuridica della repubblica di Weimar in relazione al testo “Glasarchitektur” di Paul Scheerbart.
Con “I segreti dell’urna” Giovanni Diamanti racconta storie, strategie e passi falsi delle campagne elettorali.
Roberto Mordacci riflette sulla necessità di coniugare la critica con l’utopia, per ispirare nuove visioni al pensiero politico.
Giorgio Caravale riflette sulla dissoluzione di quel nesso tra politica e cultura, cruciale nella storia italiana del Novecento.
In “La distanza democratica” Antonio Campati riflette sul ruolo dei corpi intermedi e sul rapporto tra rappresentanti e rappresentati.
Michele Marsonet, Professore ordinario di Filosofia della scienza all’Università di Genova, riflette sul realismo metafisico.
Il testo del discorso di Valdo Spini in occasione dell’ottantesimo anniversario del primo discorso pubblico federalista di Altiero Spinelli.
Dieter Grimm, uno dei più autorevoli costituzionalisti europei, riflette sull’evoluzione del concetto di sovranità.
Antonio Campati riflette sui temi emersi nel convegno di Polidemos: “Il futuro della democrazia italiana. Sovranità, media, partecipazione”.
Luca Verzichelli riflette sulle categorie che la scienza politica può dispiegare con la fine della narrazione sul tramonto delle ideologie.
La nuova edizione de “Il polo escluso” ripropone la prima analisi del MSI, e la amplia affrontando gli eventi dell’ultimo trentennio.
In “Il minotauro” - mezzo burocrate e mezzo manager - Lorenzo Castellani indaga l’interazione tra Stato e management nella storia del potere.
Negli ultimi decenni l’astensionismo è cresciuto in quasi tutti i Paesi occidentali. Ma quanto può durare una democrazia senza partecipazione?
Un’intervista a Dieter Grimm con l’intento di presentare una posizione rilevante all’interno della discussione sull’integrazione europea.
Damiano Palano affronta i temi dell’ideologia, della disintermediazione e del populismo attraverso il concetto di “bubble democracy”.