Gabriele Giacomini discute il complesso rapporto tra tecnologie e libertà e le forme di resistenza ai poteri autoritari nell’era digitale.
Una lettura del rapporto tra le riflessioni di de Martino e Camus: due strade, originali e radicali, verso una nuova antropologia.
Roberto Esposito riflette, tra biologica e politica, sul rapporto complesso tra comunità e immunità e ne ricostruisce gli snodi decisivi.
Givone ricostruisce la fase aurorale della filosofia e la centralità nella cultura occidentale primi pensatori greci, presocratici e sofisti.
Almagisti analizza la democrazia italiana collegando la nascita e l’evoluzione delle istituzioni democratiche con le matrici culturali locali.
Alfonso Musci costruisce un alfabeto della contemporaneità concentrandosi sul legame nascosto tra catastrofe, vita offesa e speranza.
In “Qualcosa che sfiora l’utopia” Michele Gerace riflette, tra storia e fantascienza, su come pensare un futuro più giusto.
Un estratto dal libro del politologo Jan-Werner Müller “Cos’è il populismo?”, riedito da Egea con prefazione di Nadia Urbinati.
L’edizione integrale italiana di una delle opere più importanti di Cornelius Castoriadis, uscita in occasione del centenario della nascita.
Trigilia riflette sulle difficoltà della sinistra europea nel contrastare le nuove disuguaglianze e sul futuro del capitalismo democratico.
L’editoriale del numero 3/2022 di Pandora Rivista “Democrazia” che affronta le sfide poste alla democrazie e le prospettive di rigenerazione
Un estratto dall’ultimo libro del filosofo Salvatore Veca “Il mosaico della libertà. Perché la democrazia vale”, edito da Egea.
Sabino Cassese approfondisce diversi aspetti della situazione attuale delle democrazie, con un focus sul ruolo del principio di competenza.
Un articolo di Carlo Galli che propone una riflessione storico-concettuale sul concetto di democrazia, tra ambizioni e ineliminabili opacità.
Umberto Curi riflette sulla democrazia prendendo le mosse radicata diffidenza della tradizione nei confronti di questo concetto.
Stefano Zamagni riflette sul paradigma della democrazia deliberativa come via d’uscita rispetto alle difficoltà attuali della democrazia.