Un’intervista a Marco Biagini, Assessore alla Cultura di Formigine, per approfondire l’idea e gli obiettivi della rassegna “Futuro Presente”.
Un’introduzione al tema della “medicina di genere” o “medicina genere-specifica” e alla sua applicazione in Italia.
Una riflessione sul ripensamento dell’organizzazione aziendale, tra work-life balance e fenomeno della Great Resignation.
Fausto Durante riflette, tra storia ed esperienze attuali in corso di realizzazione, sulla riduzione dell’orario di lavoro.
Mauro Magatti analizza la transizione in corso e il posto della libertà nella ridefinizione dei rapporti tra tecnosfera, biosfera e noosfera.
Barbara Henry si sofferma sull’evoluzione della prospettiva del potenziamento umano e sulle questioni relative alla “postumanità”.
Antonio Punzi tratta del ruolo dei grandi soggetti privati e del loro rapporto con il potere pubblico e con l’esercizio della libertà.
La storia di “Civiltà della Macchine”, esperienza editoriale di grande significato per la cultura, industriale e non solo, italiana.
Sara Horowitz, Presidente della Mutualist Society, riflette sulla rinascita dell’idea di mutualismo in rapporto all’emergere di nuovi bisogni.
Gabriele Giacomini e Alex Buriani delineano la storia, vista dagli italiani, delle piattaforme digitali e del loro rapporto con la democrazia.
L’introduzione del libro “Il dramma del giudizio” – Mimesis – di Alessio Lo Giudice, Professore ordinario di Filosofia del diritto.
Il caso viennese e il ruolo di una forte presenza pubblica nel mercato immobiliare e per recuperare i patrimoni edilizi delle aree interne.
Carlo Rovelli racconta la sua ricerca sui buchi neri che solleva importanti domande sulla natura quantistica del tempo e dello spazio.
Gian Mario Anselmi ripercorre il filo che lega “Black Mirror”, lo schermo nero dei dispositivi video, e “White Mirror”, la pagina dei libri.
Una riflessione su periferie e rigenerazione urbana, a partire dal caso studio della periferia orientale di Napoli.
Una riflessione sul tema delle competenze, a partire dal “2023 Anno europeo delle competenze” e dalle politiche promosse dall’Unione Europea.