Ezio Manzini riflette su come superare il modello della “città delle distanze” e offrire un’alternativa alla società “del tutto a/da casa”.
I tentativi di immaginare nuovi assetti della società sembrano trovare un punto di convergenza nel ripensamento del “contratto sociale”.
Vincenza Pellegrino affronta il tema del futuro come “prodotto culturale” legato alle possibilità̀ di miglioramento della condizione umana.
Armando Canzonieri affronta la distanza che separa “progetto” e “vita”, uno scarto che produce effetti e accompagna ogni singola biografia.
Stefano De Matteis compie un’operazione di decostruzione e riscoperta della vulnerabilità come occasione riflessiva.
Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, riflette sul “patto” come strumento per trasformare i paradigmi esistenti.
Lo storico Andrea Riccardi propone una radiografia della situazione del mondo cristiano odierno e del dibattito sulla sua crisi.
Giovanni Attili, ricostruendo storia e traiettoria recente di Civita “di Bagnoregio”, ci invita a riflettere sulle politiche territoriali.
Il Ministro Patrizio Bianchi approfondisce il valore del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna come modello di governance.
Giovanni Molari, Rettore dell’Università di Bologna, approfondisce le azioni messe in campo dall’Alma Mater su sostenibilità e digitale.
Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, delinea l’evoluzione dell’automotive e il contributo della ricerca.
Paolo Andrei, rettore dell’Università di Parma, affronta il ruolo che Università e ricerca possono giocare nel settore alimentare.
Laura Ramaciotti, rettrice dell’Università di Ferrara, affronta il tema della sinergia fra innovazione digitale ed economia circolare.
Dario Zaninelli, Prorettore del Politecnico di Milano per il Polo di Piacenza, delinea le attività rivolte a innovazione e sostenibilità.
Roberto Zoboli, Delegato del Rettore per il coordinamento della ricerca dell’Università Cattolica di Milano, delinea le attività dell’Ateneo.
I Segretari generali regionali di CGIL, CISL e UIL Emilia-Romagna delineano le caratteristiche del Patto per il Lavoro e per il Clima.