L’editoriale del numero 1/2025 di Pandora Rivista che affronta lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, i suoi mondi e i suoi protagonisti.
Un estratto dal libro di Barbara Gallavotti - “Il futuro è già qui. Cosa può fare davvero l’intelligenza artificiale” - edito da Mondadori.
Luca De Biase riflette sulle dinamiche e sugli attori che livello internazionale agiscono nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Cesare Alemanni racconta le infrastrutture fisiche che costituiscono il presupposto dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Corrado Giustozzi affronta il problema delle vulnerabilità e dei rischi di sicurezza dei nuovi sistemi legati all’intelligenza artificiale.
Francesco Maria De Collibus delinea il tema dell’impiego delle intelligenze artificiali generative per la programmazione informatica.
Raffaele Mauro illustra le possibili applicazioni dell’IA legate alla ricerca, in particolare nelle scienze della vita e nella medicina.
Gregorio Staglianò ricostruisce la storia del riconoscimento facciale, con le sue profonde implicazioni etiche e geopolitiche.
Andrea Venanzoni ricostruisce le figure di Peter Thiel e Alexander Karp e il milieu culturale della “tecnodestra”.
Chiara Lettieri riflette sulla cultura e sui meccanismi che danno forma alla Silicon Valley e alle sue grandi aziende tecnologiche.
Massimo Chiriatti e Giuseppe Riva riflettono su come l’IA sta rimodellando il nostro modo di pensare e di prendere decisioni.
Kieran Fox in “Sono parte dell’Infinito” (Egea 2025) offre la prima esplorazione approfondita della spiritualità di Albert Einstein.
Il contributo dell’infrastruttura italo-francese KM3NeT (Cubic Kilometre Neutrino Telescope) per il futuro dell’astrofisica dei neutrini.
Un estratto dal libro di Amy Allen che riflette sul rapporto tra potere, normatività e storia, e sui presupposti dell’idea di progresso.
Nicola Dimitri riflette sul concetto di solidarietà e ne esplora i “paradossi” nel contesto dell’Unione Europea.
In “L’algoritmo bipede” (Egea 2025) la neuroscienziata Martina Ardizzi traccia un percorso attraverso i meccanismi della nostra mente.