Alessandro Aresu riflette su STM e sull’Europa del silicio a partire dai libri “Silicon Europe” di Marco Bardazzi e “SGS” di Anna Santi.
“Capitalismo contro capitalismo” di Milanović affronta le molte variabili economiche e storiche che caratterizzano il mercato globale.
L’edizione integrale italiana di una delle opere più importanti di Cornelius Castoriadis, uscita in occasione del centenario della nascita.
Trigilia riflette sulle difficoltĂ della sinistra europea nel contrastare le nuove disuguaglianze e sul futuro del capitalismo democratico.
Un’analisi del processo di centralizzazione e concentrazione dei capitali in atto e di come esso generi squilibri commerciali e finanziari.
In “Cinque domande sull’Italia” Paolo Pagliaro interroga cinque temi di attualità per indagare i dilemmi di un Paese inquieto.
Carlo Galli affronta la lettura della Repubblica di Platone con l’intento di indagarne il significato nella storia della filosofia politica.
Claudio e Giandomenico Crapis presentano e affrontano alcuni articoli e saggi di Umberto Eco, utili per comprenderne il pensiero.
Thomas Piketty propone una storia del processo di lungo termine che porta ad una maggiore uguaglianza sociale, economica e politica.
Alessandro Aresu analizza i fronti della guerra invisibile che si combatte fra Cina e Stati Uniti per il dominio sulla frontiera tecnologica.
In “Poteri nuovi” Maria Rosaria Ferrarese analizza le trasformazioni che hanno interessato il concetto di potere negli ultimi decenni.
Gianclaudio Torlizzi in “Materia rara” affronta le conseguenze della pandemia e delle politiche energetiche sul mercato delle materie prime.
Matteo Giusti ricostruisce la nuova “corsa all’Africa” che oggi vede protagonisti Cina, Russia, Turchia e Israele.
“Cancelli del cielo” di Alessandro Aresu e Raffaele Mauro analizza gli sviluppi della nuova corsa - politica ed economica - allo spazio.
Enzo Traverso riflette sull’abbandono di una storiografia definibile come oggettivista per una, invece, esplicitamente soggettivista.
Dalla corrispondenza tra Albert Camus e Nicola Chiaromonte emerge uno scambio umano e filosofico di enorme spessore.