Adelino Zanini ricostruisce la trama a cui si lega lo svolgersi del “discorso economico” nella vasta opera di Michel Foucault.
Paolo Missiroli si propone, a partire dal lavoro di Maurice Merleau-Ponty, di ripensare il concetto di abitare alla luce della crisi ecologica.
Una nuova biografia di Jean Monnet che si concentra sulle sue connessioni con le élite politiche, economiche e intellettuali angloamericane.
Simone Pieranni racconta come le profonde trasformazioni che attraversano il continente asiatico stiano ridefinendo il panorama globale.
Alessandro Aresu ricostruisce il presente e i possibili futuri dell’intelligenza artificiale, a partire dalle figure che ne sono protagoniste.
In “Lo Stato-progetto e i suoi rivali” Charles S. Maier ricostruisce l’intreccio degli attori che più hanno influenzato le dinamiche globali.
Massimo Cacciari riflette sulla maternità di Maria, essenziale per comprendere il mistero dell’incarnazione divina.
Moritz Rudolph riflette, con strumenti della filosofia, sul rapporto tra intelligenza artificiale e fine della storia.
Gabriele Pedullà guarda con lucidità e nostalgia a un mondo ormai scomparso, ma ancora capace di parlare al presente.
Giuseppe De Ruvo presenta un’antologia della geopolitica, in cui vengono analizzati i diversi e compositi aspetti di questa disciplina.
In “Chiusi dentro” la rete RiVolti ai Balcani documenta la realtà delle rotte migratorie balcaniche e dei meccanismi di confinamento in atto.
In “Del capitalismo” Pierluigi Ciocca si inserisce nel dibattito ragionato e profondo sulle origini del capitalismo e le sue traiettorie.
Realpolitik si muove tra le fratture del presente con l’obiettivo di rileggerle per consentire al nostro Paese di trovare una bussola.
Paolo Borioni affronta l’esperienza Giacomo Brodolini al Ministero del Lavoro, fondamentale per l’approvazione dello Statuto dei lavoratori.
Biagio de Giovanni ripercorre il rapporto dell’Europa con la sua filosofia, una storia inquieta in cui si mescolano tragicità e grandezza.
Invernizzi-Accetti riflette sui primi vent’anni del secolo, segnati da movimenti di protesta e manifestazioni di frustrazione collettiva.