Scritto da Annamaria Fantauzzi
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Dopo tre mesi di quarantena, isolamento, allontanamento, cosa resta oggi del Covid-19? In primo luogo rimane, per alcuni, la paura di corpi impuri, che non si possono toccare, abbracciare, avvicinarsi, sebbene, per altri, la pandemia sia un ricordo così remoto da non tenere conto affatto del distanziamento sociale e dell’uso dei dispositivi di protezione, anche lì dove siano necessari. In secondo luogo, resta il desiderio di viaggiare e di riassaporare la dimensione di una libertà soppressa dalle istituzioni e dalla causa prioritaria della salute, sebbene molte frontiere ancora non siano aperte e viga la paura…