Lo storico economico Emanuele Felice affronta il tema dello sviluppo industriale concentrandosi sul caso italiano e sulle diverse fasi delle politiche economiche adottate dalle classi dirigenti dall’Unità ad oggi.
A partire dalla Rivoluzione industriale, avviata in Inghilterra, si pone per ogni Paese, europeo ed extra-europeo, la sfida della modernizzazione. Si pone cioè il problema di come sviluppare una propria base industriale, riorientando la produzione dall’agricoltura verso i settori a più alto reddito. Questo non soltanto per assicurare uno standard di vita migliore ai propri cittadini, ma anche per poter gareggiare ad «armi pari», in senso…
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Professore ordinario di Politica economica all’Università di Chieti-Pescara e docente di Economic History alla LUISS Guido Carli. È stato Responsabile Economia del Partito Democratico. Laureato in Economia all’Università di Bologna, ha conseguito il dottorato in Storia economica presso l’Università di Pisa e si è poi specializzato alla London School of Economics, la Universitat Pompeu Fabra e la Harvard University. Ha insegnato nelle Università di Bologna, Siena, Siviglia e nella Universitat Autònoma de Barcelona. Tra le sue opere ricordiamo: “Perché il Sud è rimasto indietro” (2013), “Ascesa e declino. Storia economica d’Italia” (2015), “Storia economica della felicità” (2017) e “Dubai, l’ultima utopia” (2020), tutti editi da il Mulino. È editorialista del quotidiano «Domani».