Scritto da Giulio Pignatti
10 minuti di lettura
Una delle prospettive maggiormente rivoluzionarie relativamente al rapido sviluppo tecnologico di questi anni è la possibilità che l’automazione del lavoro riduca quel genere di attività gravose a cui l’uomo è costretto fin dalla nascita della civiltà. Questo scenario, oltre ad aprire fondamentali questioni politiche ed economiche, sempre più viene indicato – ad esempio nell’ultimo libro ‘testamento’ di Remo Bodei o nel recente Il lavoro dello spirito di Massimo Cacciari – come potenzialmente foriero di una trasformazione finanche antropologica: l’uomo, liberato (almeno in parte) dal giogo del lavoro salariato, potrebbe dedicarsi sempre più a impieghi di…