Antonio Campati riflette sui temi emersi nel convegno di Polidemos: “Il futuro della democrazia italiana. Sovranità, media, partecipazione”.
Luca Verzichelli riflette sulle categorie che la scienza politica può dispiegare con la fine della narrazione sul tramonto delle ideologie.
Francesco De Biase presenta il percorso e gli obiettivi della “Carta Ri-mediare” per affrontare le problematiche della nostra società.
Luca Raineri approfondisce il colpo di stato in Niger e traccia le linee più ampie della situazione politico-sociale dell’Africa occidentale.
I contributi curati da Francesco Maria Spanò affrontano il tema dello smart working come esito inevitabile della rivoluzione digitale.
Damiano Palano affronta i temi dell’ideologia, della disintermediazione e del populismo attraverso il concetto di “bubble democracy”.
Un’analisi della campagna “Salute bene comune” per la creazione di un’infrastruttura pubblica europea per lo sviluppo di farmaci e vaccini.
Manuel Anselmi riflette su cosa ne è delle ideologie all’epoca del populismo, della disintermediazione e della fine dei partiti di massa.
“Quale politica dopo il virus?” - a cura di Giuseppe Sciara - problematizza i nostri principali concetti politici alla luce della pandemia.
Un’intervista a Marco Biagini, Assessore alla Cultura di Formigine, per approfondire l’idea e gli obiettivi della rassegna “Futuro Presente”.
Francesco Callegaro riflette sull’idea moderna di libertà e sui suoi limiti e delinea modi alternativi di concepirla.
In “Cinque domande sull’Italia” Paolo Pagliaro interroga cinque temi di attualità per indagare i dilemmi di un Paese inquieto.
Giuseppe Cospito affronta il concetto di egemonia, la sua storia e il suo intrecciarsi con categorie come democrazia, impero e dittatura.
Nadia Urbinati affronta le grandi trasformazioni che le democrazie contemporanee hanno conosciuto negli ultimi anni.
Paolo Pagliaro - giornalista e voce de “il Punto” di “Otto e mezzo” - riflette sulle contraddizioni e le sfide del sistema dell’informazione.
Umberto Curi, oltre ad aver a lungo riflettuto sulla tecnica, ha sempre dedicato una grande attenzione al ruolo pubblico della filosofia.