Il programma completo del Festival del Presente 2025 di Pandora Rivista: a Bologna e Castelfranco Emilia dall'1 al 19 ottobre
Luca Picotti riflette sui nuovi volti che il capitalismo americano sta assumendo sotto la presidenza del secondo Donald Trump.
Alessandro Aresu - a partire dal libro “La Cina ha vinto” - affronta le traiettorie dello sviluppo cinese e le sue ambizioni globali.
Una riflessione sul ritorno della guerra come opzione accettabile, se non normale e inevitabile, nel discorso pubblico occidentale.
Maria Rosaria Ferrarese - autrice di “Poteri nuovi” (il Mulino) - riflette su come si è trasformato il potere, tra politica ed economia.
Cesare Alemanni riflette sul ritorno della bomba atomica nella grammatica della politica internazionale e nel discorso pubblico mainstream.
Simone Pieranni analizza obiettivi e direttrici della strategia di sviluppo cinese: dalla fabbrica del mondo alla supremazia tecnologica.
Antonio Padoa-Schioppa ripercorre i destini incrociati dell’evoluzione delle organizzazioni internazionali e di quella dell’Unione Europea.
Mattia Diletti riflette sulla polarizzazione della democrazia statunitense e sui rischi di una “guerra civile fredda”.
La filosofa Lea Ypi racconta la storia del susseguirsi di differenti e confliggenti visioni della libertà in Albania, il suo Paese d’origine.
François-Xavier Fauvelle e Anne Lafont raccontano la storia di un’Africa pienamente partecipe alla formazione della civiltà contemporanea.
Antonio Fiori ricostruisce origini e implicazioni della crisi politica coreana, che rischia di lasciare un segno profondo nella sua storia.
Matteo Miavaldi racconta come l’India si prepara a tracciare la sua strada per il futuro, in campo politico, economico e tecnologico.
Michele Chiaruzzi riflette sul conflitto in corso in Medio Oriente a partire dalle basi teoriche offerte dalle relazioni internazionali.
Lorenzo Castellani riflette su come la situazione politica americana, dominata dal ritorno di Donald Trump, si interseca con quella europea.
Simone Pieranni racconta come le profonde trasformazioni che attraversano il continente asiatico stiano ridefinendo il panorama globale.