Raffaele Alberto Ventura con “Radical Choc” completa la sua “trilogia del collasso” e racconta l’ascesa e la caduta dei competenti.
Una riflessione sul pensiero ecologico a partire dai cambiamenti climatici come opportunità per cambiare il nostro modo vivere la natura.
Noemi Ghetti ricostruisce la biografia e il pensiero di Gramsci in relazione alla questione femminile nel pensiero marxista.
Luca Tentoni analizza le elezioni europee per raccontare la storia d’Europa prendendo come punto prospettico la volontà dei suoi cittadini.
Andrea Millefiorini interviene nel dibattito su socialismo e liberalismo ripercorrendo la figura e il pensiero di Luciano Pellicani.
Ciavolella ricostruisce l’esperienza Ernesto de Martino, sfollato in Romagna, e l’eredità che la Resistenza ha lasciato nel suo pensiero.
Legnini e Piccione ricostruiscono mutamenti e fragilità delle istituzioni nella “età del disincanto” e i sentieri aperti per un loro ritrovato ruolo.
“The Theology of Liberalism” di Eric Nelson riflette, a partire dal confronto con Rawls, su liberalismo e secolarizzazione.
Fabrizio Barca e Patrizia Luongo descrivono tre possibili scenari per il futuro, sottolineando l’importanza della mobilitazione sociale per il cambiamento.
Lo shock della pandemia potrebbe, secondo Mauro Magatti, portare ad un ripensamento dei concetti di libertà e generatività.
In “Il lavoro dello spirito” Massimo Cacciari si confronta con le questioni poste da Max Weber un secolo fa, a partire dal concetto di “geistige Arbeit”.
“Dopo” a cura di Alessandro Campi indaga come la pandemia può cambiare la politica, l’economia, la comunicazione e le relazioni internazionali.
Giuseppe Provenzano affronta l’impatto della pandemia a partire dai divari storici della società italiana delineando uno sviluppo attento ai luoghi.
Nadia Urbinati analizza, alla luce della pandemia, le trasformazioni della democrazia e le strategie del populismo al governo e all’opposizione.
Il numero 2/2020 - “Il mondo nel Covid-19” affronta il tema dell’impatto della pandemia su molteplici ambiti delle nostre società.
Matteo Bolocan Goldstein ipotizza un poderoso contraccolpo spazio-temporale, indoto dalla pandemia, sull’organizzazione sociale e politica dello spazio.