David Bidussa raccoglie cinque rappresentativi degli snodi principali del percorso di ricerca e del pensiero di Claudio Pavone.
Fausto Durante riflette, tra storia ed esperienze attuali in corso di realizzazione, sulla riduzione dell’orario di lavoro.
Giacomo Pisani affronta l’idea di libertà e di autodeterminazione in una società sempre più caratterizzata dall’utilizzo di algoritmi.
Paolo Bricco ripercorre la storia e le evoluzioni di Finmeccanica-Leonardo, una componente fondamentale dell’economia pubblica italiana.
Alessandro Vanoli propone un viaggio europeo e mediterraneo alla ricerca dei suoni perduti che hanno segnato la storia umana.
Roberto Esposito riflette, tra biologica e politica, sul rapporto complesso tra comunità e immunità e ne ricostruisce gli snodi decisivi.
Givone ricostruisce la fase aurorale della filosofia e la centralità nella cultura occidentale primi pensatori greci, presocratici e sofisti.
Gabriele Giacomini e Alex Buriani delineano la storia, vista dagli italiani, delle piattaforme digitali e del loro rapporto con la democrazia.
Christopher Clark affronta i differenti modi in cui nella storia tedesca la coscienza temporale è stata filtrata e “incurvata” dal potere.
Parag Khanna affronta le potenti forze globali che porteranno miliardi di persone a migrare nel corso dei prossimi trent’anni.
Gianluigi Negro offre una ricca ricostruzione della storia dei media cinesi e del loro contribuito alla costruzione dell’identità nazionale.
Almagisti analizza la democrazia italiana collegando la nascita e l’evoluzione delle istituzioni democratiche con le matrici culturali locali.
Lucio Caracciolo analizza il quadro internazionale, in bilico sulle corde di un nuovo ordine mondiale, tutto ancora da stabilire.
Alfonso Musci costruisce un alfabeto della contemporaneità concentrandosi sul legame nascosto tra catastrofe, vita offesa e speranza.
Carlo Rovelli racconta la sua ricerca sui buchi neri che solleva importanti domande sulla natura quantistica del tempo e dello spazio.
In “Qualcosa che sfiora l’utopia” Michele Gerace riflette, tra storia e fantascienza, su come pensare un futuro più giusto.