Il testo di Barbagallo ha il merito di far riflettere su tempi e forme che hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione dello Stato nazionale italiano.
Il ritratto di Abraham Lincoln, intrecciato alla storia violenta, vitale, complessa e contraddittoria di un Paese in formazione.
Con una rigorosa ricostruzione storica, politica e militare delle guerre nella ex Jugoslavia, Jože Pirjevec affronta una questione che ha segnato l'Europa.
Fernand Braudel delinea un ampissimo studio dell'economia preindustriale a livello mondiale, evidenziando la storicità che contraddistingue il capitalismo.
Braudel fornisce ancora oggi spunti imprescindibili per leggere la storia del Mediterraneo e per riflettere sulla sua geopolitica.
Renata De Lorenzo in “Borbonia felix” ricostruisce la fine del Regno borbonico, analizzandone le contraddizioni politiche ed economiche
Attraverso l’uso magistrale delle testimonianze orali, Alessandro Portelli porta a compimento un'articolata ricerca storica sulla classe operaia di Terni.
L’atteggiamento degli intellettuali di fronte al fascismo è tema complesso e delicato, che tocca i nervi scoperti più sensibili della coscienza nazionale.
Il testo di Daniel Smail, con la sua critica della scrittura come alba della storia, è parte del vasto moto problematico che investe l'odierna storiografica
Caciagli ricostruisce la storia della cultura politica della "provincia rossa" toscana, realizzando così un’analisi dei cambiamenti della sinistra italiana.
Pierluigi Ciocca affronta le reciproche e profonde interazioni fra le vicende riguardanti IRI e quelle attraversate dall'economia italiana nel suo complesso
In "Guerre, debiti e democrazia" Sergio Romano affronta uno dei problemi più complessi della nostra epoca: la gestione del debito; o, meglio, dei debiti.
Per Alberto Burgio il razzismo non è un elemento estemporaneo ma qualcosa che si lega alle dinamiche più profonde della contemporaneità.
Nell'Ottocento il melodramma conosce un grande successo e diffusione, che influenza anche la politica del Risorgimento. Ne parla il libro di Carlotta Sorba.
Nel 1945 l’Onu contava 51 nazioni, oggi 193. In queste cifre è scritto uno dei più influenti fenomeni accaduti nel secondo Novecento: la decolonizzazione.
In questo volume Emilio Gentile rievoca le principali esperienze di partecipazione delle folle alla politica e il loro peculiare rapporto col "capo".