Alessandro Barbero affronta temi fondamentali riguardanti la Resistenza in questo testo nato in occasione della festa del 25 aprile.
Franco Cardini propone un itinerario in Andalusia: uno spazio geografico, storico e mitico, cuore di molte culture, tra occidente e oriente.
La pubblicazione di “Un anno e mezzo di dominazione fascista” segna una tappa decisiva per gli studi su Giacomo Matteotti.
L’articolo ripercorre la nascita del quartiere Tuscolano che fu tra i più vasti insediamenti realizzati dall’INA-Casa in Italia e il più ampio a Roma.
Il testo curato da Guido Samarani è un prezioso strumento per comprendere in che modo si è evoluta la storia - e la storiografia - dell’Impero del Centro.
Quando finì il colonialismo italiano? Quali furono i suoi principali lasciti per l’Africa? E quali sono le prospettive di ricerca aperte?
Ravasi esplora un percorso che, dall’inquadramento nel loro contesto dei passi “violenti” della Bibbia, arriva ad una analisi del fondamentalismo di oggi.
Francesca Socrate intreccia la ricostruzione storica del Sessantotto con l’analisi della memoria autobiografica e del linguaggio usato dai protagonisti.
Walter Scheidel ripercorre lungo un arco storico di migliaia di anni lo stretto intreccio di disuguaglianza e la violenza.
Superando pregiudizi negativi e rivalutazioni contemporanee, Gianluca Briguglia propone una lettura del pensiero politico medievale nel suo contesto storico
Alessandro Vanoli ripercorre la vicenda del Mediterraneo, dalla storia profonda del rapporto dell’uomo con questo ambiente alle nuove vie della seta.
Franco Cardini ripercorre la vicenda storica della crociata in un’ampia narrazione che dal Medioevo giunge fino al nostro presente.
Miguel Gotor indaga i momenti fondamentali che hanno segnato la storia novecentesca dell’Italia e la sua difficile modernizzazione.
Un’analisi delle tensioni e delle ostilità economiche tra Francia e Impero tedesco tra la fine del XIX secolo e lo scoppio della Prima guerra mondiale.
Industriale, antifascista, intellettuale e politico, Adriano Olivetti non fu solo un celebre capitano d'impresa ma anche un uomo di grande spessore morale.
Con il piano INA-Casa, concepito nell'immediato dopoguerra, prese forma l’intervento dello Stato per realizzare edilizia residenziale pubblica.