Alessandro Aresu ricostruisce il profilo di Raffaele Mattioli, una figura di prima grandezza tra gli attori della ricostruzione italiana.
Mila Orlić propone, con fonti inedite, una nuova prospettiva sulla storia dell’Istria tra il crollo del regime fascista e il dopoguerra.
Una riflessione sul pensiero di Jacob Burckhardt a partire dal ciclo di lezioni “Sullo studio della Storia”.
Alessandro Vanoli tratteggia una storia del mare - e dei mari - e del suo millenario rapporto con le civiltà umane.
Una riflessione su Henry Kissinger, a partire dalla sua visione del ruolo dell’individuo davanti alla Storia.
Luigino Bruni indaga il “capitalismo meridiano” andando alle radici dello spirito mercantile, tra religione e profitto.
Riflessioni sulla categoria di Occiden, a partire dalle sue origini storiche e dalle diverse declinazioni e rappresentazioni che ha assunto.
Una ricostruzione, tra luci e ombre, dell’Impero Romano nella fase in cui raggiunse l’apice della sua potenza.
David Bidussa raccoglie cinque rappresentativi degli snodi principali del percorso di ricerca e del pensiero di Claudio Pavone.
Alessandro Vanoli propone un viaggio europeo e mediterraneo alla ricerca dei suoni perduti che hanno segnato la storia umana.
Emanuele Felice riflette sulle differenze tra le diverse dichiarazioni dei diritti che si sono succedute nella storia e sul loro significato.
Daniela Falcioni delinea le caratteristiche e i limiti del concetto di “Occidente” approfondendo la sua genealogia complessa e stratificata.
Guido Melis, Professore ordinario di storia dell’amministrazione, affronta la storia e i problemi aperti dell’amministrazione italiana.
Christopher Clark affronta i differenti modi in cui nella storia tedesca la coscienza temporale è stata filtrata e “incurvata” dal potere.
Una riflessione sugli anni Trenta e sulla crisi dell’Europa a partire da due opere di Edmund Husserl di Johan Huizinga.
Un’analisi di alcuni degli sviluppi teorici del complesso dibattito sulle appartenenze etniche o nazionali medievali.